Novità di assoluto rilievo in campo medico dalla ASL di Bari. Con l’impiego di un ecografo all’avanguardia ed algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI), con tecnica mininvasiva, i sanitari pugliesi sono in grado di individuare il cancro alla prostata con la massima precisione. Questa tecnica si chiama biopsia prostatica “fusion”, ed è ora una realtà presso l’Urologia dell’Ospedale di Molfetta.
Questa tecnologia innovativa – impiegata anche nelle Urologie del Bari (Di Venere) e Altamura – segna un passo avanti nella diagnosi del cancro alla prostata, grazie all’utilizzo di un ecografo di ultima generazione, unico in Puglia e uno dei pochi in Italia, che consente di effettuare biopsie con una notevole precisione sfruttando algoritmi di Intelligenza Artificiale.
La biopsia prostatica “fusion”, fanno sapere dalla ASL, permette di localizzare con grande accuratezza un sospetto tumore alla prostata, garantendo diagnosi più precise e affidabili.
Questa tecnica integra le immagini della risonanza magnetica multiparametrica della prostata con quelle ecografiche, permettendo di ricostruire la posizione e il volume del sospetto tumore con una sicurezza senza precedenti. La risonanza magnetica multiparametrica, oggi l’unica tecnologia in grado di rilevare sospetti tumori prostatici con una precisione fino al 90%, fornisce informazioni cruciali, ma da sola non è sufficiente a guidare la biopsia. La stessa ecografia semplice, impiegata nella biopsia tradizionale, presenta dei limiti poiché non individua con certezza le aree sospette.
Con la biopsia prostatica fusion, invece, la combinazione in tempo reale delle immagini della risonanza magnetica e dell’ecografia consente di localizzare le aree tumorali con estrema precisione e di prelevare campioni in modo mirato e sicuro.
Questo è possibile grazie a specifici algoritmi di Intelligenza Artificiale, che automatizzano la sincronizzazione in tempo reale tra le immagini della risonanza magnetica e quelle ecografiche.
In pochi secondi, l’operatore può identificare le aree sospette sull’immagine ecografica, evidenziate dal software, e indirizzare l’ago per prelevare il campione in sicurezza.
Nella Urologia di Molfetta, la biopsia prostatica fusion viene eseguita ambulatorialmente e in anestesia locale utilizzando la via transperineale, una tecnica di cui il dottor Lorusso, responsabile dell’unità operativa, è tra i pionieri in Italia. Rispetto alla più comune biopsia transrettale, questa metodica comporta un rischio molto più basso di infezioni e non prevede alcuna particolare preparazione prima dell’esame, oltre ad essere l’opzione raccomandata dalle linee guida internazionali più recenti.
L’esame, infine, può essere eseguito con accesso diretto in reparto (080 5847500 – 7501 – 080 5847674), previa richiesta del medico curante