Secondo Bloomberg, le nuove regole sui chip del governo degli Stati Uniti si baseranno sui limiti di vendita per i chip di intelligenza artificiale (AI) avanzata annunciati all’inizio di questa settimana. Tali restrizioni limitano le vendite di chip AI da parte di aziende come NVIDIA (NASDAQ:NVDA) ai data center globali, con limitazioni specifiche sulle vendite in Cina. Le prossime regole sono anche dirette alle aziende produttrici di chip avanzati: il loro scopo è spingere le aziende ad aumentare gli sforzi di due diligence sui loro clienti. Le misure sono progettate per affrontare i casi di chip avanzati dirottati verso entità cinesi come Huawei Technologies, che è nella lista nera del governo degli Stati Uniti. Arrivano dopo che i chip realizzati da Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) (NYSE:TSM,TPE:2330) sono finiti nei prodotti Huawei: questo incidente ha spinto il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti a ordinare a TSMC di interrompere la produzione di chip alla soglia di 7 nanometri per le aziende cinesi. In base alle nuove regole pianificate, i chip con soglie tecnologiche da 14 a 16 nanometri o inferiori saranno presunti limitati, richiedendo ai produttori di ottenere licenze governative per venderli in Cina. Ciò si estende ai chip ritenuti sufficientemente potenti da supportare l’intelligenza artificiale o altre applicazioni avanzate. I produttori possono aggirare le restrizioni se i loro chip soddisfano determinati criteri, come avere meno di 30 miliardi di transistor o essere lavorati da stabilimenti di confezionamento approvati. Le misure mirano a rafforzare le pratiche di due diligence tra i produttori di chip per garantire la conformità alle restrizioni commerciali statunitensi.
L’amministrazione Biden finalizza le normative sulla tecnologia dei veicoli connessi
In uno sviluppo parallelo, martedì (14 gennaio), l’amministrazione Biden ha finalizzato le normative per salvaguardare le catene di fornitura dei veicoli connessi degli Stati Uniti dallo sfruttamento da parte di Cina e Russia. Le norme, emanate dal Dipartimento del Commercio, proibiscono la vendita e l’importazione di sistemi hardware e software per veicoli connessi, nonché di interi veicoli connessi, da entità associate a queste nazioni. Le norme si concentrano sui sistemi di connettività dei veicoli e sui sistemi di guida automatizzata, che abilitano funzioni quali la comunicazione satellitare, il Bluetooth e la guida autonoma. A partire dall’anno modello 2027, gli Stati Uniti proibiranno l’importazione o la vendita di veicoli connessi e componenti che coinvolgono entità cinesi o russe. Un divieto totale su tale hardware entrerà in vigore entro l’anno modello 2030. Le normative mirano a impedire ad avversari stranieri di ottenere l’accesso a dati sensibili e infrastrutture critiche. Il Dipartimento del Commercio ha evidenziato i rischi tra cui la potenziale raccolta di massa di dati di geolocalizzazione, registrazioni audio e video e altre informazioni personali da parte di attori maligni.
Il contenuto di questo articolo è apparso la prima volta su nasdaq.com
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